Si avvicina a grandi passi il ritorno del figlio d’arte nel campionato italiano: il blitz del dirigente spiana la strada alla decisione clamorosa
Era partito tutto come fosse una semplice suggestione. Come possibilità, financo remota, che se le cose non fossero andate bene, qualcuno si sarebbe fatto avanti. E così è stato, al culmine di un periodo solo apparentemente breve fatto di panchine, tribune, soliti piccoli problemi fisici, mancate convocazioni.
Dopo aver incassato gli elogi del suo nuovo allenatore Arne Slot, ed aver ricevuto i complimenti dei compagni, dichiaratasi entusiasti dell’arrivo di un giocatore che in Inghilterra conoscono molto bene soprattutto grazie al fantastico Europeo disputato nel 2021, Federico Chiesa è caduto nel dimenticatoio.
Il ritardo accumulato nella condizione fisica – l’estate del figlio d’arte non è stata esattamente delle migliori – e la terribile concorrenza nel ruolo (le stelle del reperto offensivo dei Reds avrebbero mietuto vittime illustri in ogni caso) hanno impedito all’ex Fiorentina e Juve di ritagliarsi quello spazio necessario a dimostrare il proprio valore. Lo score, ad oltre 2 mesi di distanza dal suo arrivo sulle rive del Mersey, è davvero impietoso.
18 minuti in Premier League, nell’ormai ‘lontano’ 21 settembre, ed un minuto (più recupero) a San Siro nella gara d’esordio degli inglesi in Champions League contro il Milan. Davvero troppo poco forse anche per giudicare deludente l’esperienza. Ma sufficiente per tornare a credere che forse, per ora, sarebbe meglio tornare in Italia. Già a gennaio.
Affare Chiesa, Marotta fa sul serio: ecco l’ultimo ostacolo
Da quando, e parliamo da almeno un mese, è abbastanza chiaro che spazio a Liverpool per l’esterno offensivo non ce n’è, parecchi club italiani si sono (ri)messi sulle tracce del giocatore. Già accostato con insistenza alla Roma, ma anche all’Inter sebbene in tempi un po’ differenti, nell’arco del mercato estivo, Chiesa ha scelto la destinazione inglese. O forse sarebbe meglio dire, come sostiene qualcuno, che la Juve abbia voluto evitare di cedere il suo calciatore ad una rivale diretta in campionato.
Ora che i bianconeri non detengono alcun potere decisionale sul figlio di Enrico, questo può valutare, in accordo con la dirigenza inglese, la sua nuova destinazione. In prestito, s’intende. Per poi sperare di tornare alla base a fine stagione e riconsiderare il tutto. Ma senza chiudere alcuna porta. Nemmeno quella di sposare a lungo termine il progetto della società di Serie A che lo acquisirebbe a gennaio, ma lasciandosi qualche carta da giocare a luglio.
Negli ultimi giorni, come riferito dal giornalista di TeleLombardia Alfio Musmarra, l’offensiva dell’Inter si sarebbe fatta insistente. Marotta vorrebbe regalare ad Inzaghi un profilo che, inserito a metà stagione, potrebbe davvero spostare gli equilibri. Uno dei nodi da superare, forse l’unico ed ultimo, riguarda l’ingaggio dell’ex viola. i circa 6,5 milioni netti annui percepiti a Liverpool non sono in linea coi parametri nerazzurri. Sempre che Oaktree non decida di fare una costosa eccezione…